
Empowering women in sustainable finance through micro learning
Contesto
Il divario di genere nell’alfabetizzazione finanziaria è ancora un problema persistente per le società europee. Secondo l’European Consumer Payment Report (2020) le donne hanno meno probabilità degli uomini di avere fiducia in questioni finanziarie. OCSE/INFE Un’indagine internazionale sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti (2020) ha rivelato le disparità di genere nell’alfabetizzazione finanziaria, le difficoltà delle donne nel garantire il loro futuro e benessere finanziario e nel partecipare con fiducia alle attività economiche e finanziarie.
L’Institute of Women’s Policy Research (2017) e l’Austrian Survey of Financial Literacy (2019) hanno tassi di alfabetizzazione finanziaria significativamente più bassi rispetto agli uomini. Possedere una minore alfabetizzazione finanziaria significa lasciare le donne in un potenziale svantaggio, considerando che guadagnano ancora meno degli uomini guadagnano ma vivono più a lungo, ma sono ancora responsabili delle stesse spese di vita che gli uomini pagano.
Scopo progetto
Il progetto offre una nuova opportunità di apprendimento di alta qualità su misura per le esigenze delle donne. Attualmente, in tutti i paesi partecipanti (Austria, Italia, Portogallo, Lituania, Slovenia e Polonia), la formazione disponibile nel campo dell’educazione finanziaria per le donne è limitata. I centri di formazione e le associazioni femminili stanno cercando di aumentare le offerte, ma persistono lacune riguardo all’alfabetizzazione finanziaria. FINPOWER mira a rafforzare l’alfabetizzazione finanziaria sostenibile delle donne, creando una nuova opportunità di apprendimento, per ridurre al minimo la loro discriminazione nel settore.
Impatto
La FINPOWER è destinata a rafforzare l’alfabetizzazione finanziaria sostenibile delle donne per potenziare il loro processo decisionale. Con le conoscenze e le informazioni offerte dal programma, le donne miglioreranno la loro capacità di utilizzare i servizi di gestione finanziaria, rafforzando autostima e fiducia nelle proprie capacità per partecipare alla società moderna in modo equo. Un’ alfabetizzazione finanziaria più approfondita consente alle persone di gestire meglio difficoltà e sfide della vita ottenendo risultati migliori nella scelta del portafoglio.
Prodotti
GAPS CATALOGUE include lo status quo per l’educazione finanziaria delle donne, esempi di buone pratiche sull’educazione finanziaria, analisi di competenze ed esigenze nel settore dell’educazione finanziaria sostenibile per migliorare la capacità di prendere decisioni finanziarie nella vita di tutti i giorni.
LIFE SKILLS COMPETENCE PACK comprende il micro-apprendimento che offre quadri finanziari reali tratti da contesti quotidiani, presentando scenari basati su situazioni che le donne affrontano frequentemente.
FINPOWER Sustainable Finance Academy è divisa in 2 parti. La prima si rivolge ai formatori e comprenderà materiali di formazione e manuali a loro destinati. La seconda parte si rivolge direttamente alle donne, offrendo il test di micro-apprendimento e autovalutazione per verificare i contenuti da apprendere.
Principali attività locali
- Sperimentazione dei materiali del progetto (Inizio 2024)
- Formazione formatori (Inizio 2024)
- Evento di chiusura (Inizio 2024)

Risultati
Ricerca bisogni formativi per donne ed insegnanti
In linea generale, la promozione dell’educazione in ambito finanziario è considerata la soluzione migliore per contrastare l’esclusione finanziaria. La maggioranza degli intervistati non ha seguito percorsi di alfabetizzazione finanziaria e sarebbe entusiasta di partecipare ai corsi inerenti al progetto FINPOWER.
Ricerca: Panoramica sui risultati della ricerca iniziale. Per approfondire clicca qui!
Newsletter di progetto
Maggio 2023, clicca qui, buona lettura!
News di progetto
Dati del progetto
- Durata 24 mesi, dal 01/11/2022 al 31/10/2024
- ID 2022-1-AT01-KA220-ADU-000087985

Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.